- E’ utile/necessaria o inutile/dannosa l’idea di una società alternativa? Gli “inconvenienti” che denunciamo sono inerenti all’imperfezione della natura umana, alla casualità, a errori di singoli e così via, o rivelano qualche caratteristica sistemica che va modificata per migliorare in maniera significativa la vita degli umani e degli altri abitatori di questo pianeta?
Il problema è sistemico. Occorre un rivolgimento radicale della società.
- E’ corretto a tuo parere aver individuato nel profitto il tratto caratteristico della società esistente? L’idea della cura è adeguata come alternativa a quella di profitto?
La causa è il profitto. L’esperienza dei paesi socialisti ha rilevato problemi quando manca un incentivo. Tuttavia l’obiettivo da raggiungere è la massima di Marx: da ognuno secondo le capacità, ad ognuno secondo i bisogni.
- Ritieni giusto e condivisibile (non solo “legittimo”, che sarebbe ovvio) che i sostenitori dell’idea “Società della Cura” cerchino di farne un concreto progetto politico organizzandosi e promuovendo iniziative?
E’ necessario per dare gambe alle idee della sdc, la costituzione un partito coeso, disciplinato, con due/tre parole di ordine efficaci.
- Tu sei personalmente interessato al progetto “Convergenza dei movimenti per la Società della Cura”? A quali condizioni contenutistiche e organizzative?
Vedi punto precedente.