Home » Rifressione collettiva sulla Società della Cura » Risposte al questionario di Andrea Pescino
  1. E’ utile/necessaria o inutile/dannosa l’idea di una società alternativa? Gli “inconvenienti” che denunciamo sono inerenti all’imperfezione della natura umana, alla casualità, a errori di singoli e così via, o rivelano qualche caratteristica sistemica che va modificata per migliorare in maniera significativa la vita degli umani e degli altri abitatori di questo pianeta?

Inutile perchè irrealizzabile.
Senza il dominio mediatico non si può produrre altro che perdite di tempo ed energie.
La natura umana non ha “imperfezioni” ma è un elemento biologico in divenire costante, gestita da elementi elettrologici che vanificano o modificano i campi naturali.
L’essere umano è semplicemente un’antenna che riceve segnali, la cui funzione consiste nell’indirizzamento esistenziale.
Perchè bisogna “migliorare” la vita degli umani se la maggioranza sta bene così?
Si evidenzia, come sempre, una visione elitaria a scapito della democrazia numerica.

  1. E’ corretto a tuo parere aver individuato nel profitto il tratto caratteristico della società esistente? L’idea della cura è adeguata come alternativa a quella di profitto?

Il primo quesito è vecchio di almeno 150 anni, quando se lo posero i primi “uomini liberi” vennero canzonati ed emarginati, se non ricoverati in ospedali psichiatrici.
La “cura” ? Prima di attivare un ragionamento su di essa, occorre definirne il significato, i contorni limite e le funzioni in ambito umanistico del 2021.

  1. Ritieni giusto e condivisibile (non solo “legittimo”, che sarebbe ovvio) che i sostenitori dell’idea “Società della Cura” cerchino di farne un concreto progetto politico organizzandosi e promuovendo iniziative?

Lo ritengo l’ennesima perdita di tempo, fatti salvi i deliri di onniscenza e onnipotenza dei sostenitori di un elemento ancora non definibile.

  1. Tu sei personalmente interessato al progetto “Convergenza dei movimenti per la Società della Cura”? A quali condizioni contenutistiche e organizzative?

No, grazie.