Con il documento Restart Sanità la Regione Liguria ha delineato i propri obiettivi per i prossimi mesi e il prossimo anno.
L’obiettivo generale dichiarato è quello di recuperare la domanda di prestazioni sanitarie rimasta inevasa a causa della pandemia covid e di contrastare la cosiddetta mobilità passiva, cioè la tendenza dei liguri a farsi ricoverare in strutture ospedaliere extraregionali.
Ma nel programma non si prevede nessun potenziamento del Servizio sanitario nazionale (SSN) e regionale, bensì si pensa di intervenire:
- utilizzando le cosiddette prestazioni aggiuntive, cioè in sostanza il lavoro straordinario del personale dipendente del SSN
- acquistando prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati e non
- aumentando il ricorso alla libera professione intramuraria.
Non c’è nessun accenno alla necessaria ristrutturazione della medicina del territorio, che pure costituisce una proposta cardine del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) presentato dal Governo.
E non si parla minimamente di prevenzione, che invece dovrebbe costituire uno dei pilastri del SSN, come dimostrato anche dalla pandemia covid.
La rete genovese “Insieme per la salute di tutti” ha elaborato un documento in cui critica le proposte regionali, in quanto costituiscono ulteriori regali ai privati, senza risolvere nessuno dei problemi della sanità ligure.
Scarica il documento della Rete “Insieme per la salute di tutti”
Restart Sanità: ulteriori regali ai privati