Il giorno 6 ottobre 2022, presso il Circolo dell’autorità portuale di Genova, ha avuto luogo un dibattito sul progetto relativo alla nuova diga foranea di Genova, organizzato da Fridays for future e dall’associazione ReCommon
Prima della presentazione del progetto definitivo, il Sindaco di Genova ha promosso un dibattito pubblico che però ha avuto una durata limitata (meno di un mese, dal 9 al 29 gennaio 2021) e non ha portato ad un adeguato approfondimento delle criticità emerse.
Permangono quindi una serie di dubbi sull’utilità dell’opera e sulla sua sostenibilità ambientale, che sono emersi anche nell’incontro del 6 ottobre 2022, attraverso gli interventi dei rappresentanti di Fridays for future e di ReCommon, e che sono stati presentati attraverso un breve video realizzato da Daniela Sala e prodotto da ReCommon
Nel dibattito è intervenuto il biologo marino Maurizio Wurtz, Professore emerito dell’Università di Genova, che ha spiegato come il Mediterraneo si possa considerare come un oceano in miniatura, con un sistema di circolazione delle masse d’acqua che interagisce fortemente con le caratteristiche dei fondali. Davanti a Genova ci sono due canyon fondamentali per il funzionamento di tutto il mediterraneo occidentale. Questo sistema fa muovere grandi masse d’acqua e rende il mediterraneo vivo. Per l’assenza, tra i progettisti, di professionalità specifiche (oceanografi, biologi, naturalisti, botanici, ecologi terrestri e marini) le conseguenze dell’opera sull’ambiente del mar Ligure, nel suo complesso, non sono state adeguatamente valutate e probabilmente causeranno danni irreversibili.
Il 30 giugno 2022 l’asta per l’aggiudicazione dei lavori per la costruzione della diga è andata deserta. Ciò costituisce un’occasione per ripensare il progetto.