Home » Categorie » Acqua e Beni Comuni » Dove va il percorso della Società della Cura ligure?

La fotografia politica della società in Italia oggi ci dice alcune cose che servono per capire il momento:

La rappresentanza politica dei partiti si sta sgretolando, dal PD al M5S, ai mille partiti di “sinistra” minoritaria.  Nei comuni ?  Peggio, opposizione inesistente o chiusa nei CC, politichese a tutto spiano, nessun percorso attraversa, coinvolge la gente comune, i cittadini non sono neppure più soggetti invitati a partecipare.

Dobbiamo rifondare una opposizione reale nella società.

–  L’antifascismo come lo abbiamo combattuto in continuità dalla resistenza ad oggi ha cambiato .   E’ sostituito dalla violenza della finanza e dell’oppressione dello/degli stati anche con forme digitali. Lo leggiamo nella gestione della pandemia, nei decreti che tolgono spazi e diritti, nella pianificazione dello sgretolamento di tutti i beni comuni in senso esteso: salute, energia, ambiente, acqua.  Neppure i referendum sono  al sicuro da questo percorso.-

I punti fissi di valori da cui non si prescinde, stanno sciogliendosi come neve al sole in tutti i sensi. Manca qualunque attrattività della politica a cui si aggiunge una comunicazione ingannevole di copertura.  Sponsorizzata dalle stesse consorterie d’affari.

L’individuo singolo è senza difese nella società, anche rispetto ai suoi interessi specifici, così depressione personale e decremento di attività sociale estremizzato dalla pandemia è al massimo storico. Ogni pur vago elemento di democrazia istituzionale è stato cancellato nel tempo ( dalle consulte, ai consigli di quartiere, ecc). Persino i centri sociali o punti di aggregazione di giovani, ma non solo, hanno vita difficile

Serve attivare le categorie della psicologia comportamentale nella logica politica, dentro a quello che Marx sosteneva essere la formazione della coscienza personale, cioè l’ambiente sociale.

Mancano vera informazione, progetti condivisi,  riferimenti sociali, la pandemia  aumenta l’isolamento si accompagna alla crisi reale dove milioni di persone oggi qui in Italia hanno il problema di campare, dove nessun rifugio è sicuro(pure il sindacato ormai non difende più dal potere con motivazioni varie). Circa 5 milioni di invisibili sono l’emblema di sopravvivenza faticosa, mentre grandi aziende con sedi fiscali all’estero e un potere assoluto superano ogni legalità nazionale.. In un anno persi 950.000 posti di lavoro e 300.000 ditte artigiane e partite Iva hanno chiuso i battenti  Si sta disgregando un intero tessuto sociale compreso quello della cultura, della ricerca, degli artisti e della musica. Non trovano un terreno di azione specifica in continuità e sempre più devono sottostare a ricatti o proposte poco onorevoli e mortificanti.

Volutamente tralascio i grandi temi: dalla sanità alla mobilità, al lavoro, all’ambiente, all’energia perché già ampiamente trattati in altri ambiti.

La rete della “Società della Cura”è un percorso di lotta, una bandiera della “resistenza”qui ed ora,  di gruppi senza voce, comitati, gruppi civici territoriali, associazioni. Non abbiamo altra difesa.  E’ necessario ricostruire con forza il diritto all’opposizione al potere con le forme possibili.  Il compito di CONVERGERE fra differenze comportamentali sociali, riconoscendo obiettivi comuni dentro le ragioni di ognuno nei quartieri, nelle scuole, nelle imprese, nelle periferie, nei borghi.

La situazione sociale e politica su descritta ha determinato una chiusura a “riccio” di molti comitati, associazioni, ecc.  In parte è capibile come forma di autodifesa. Oggi però  serve trovare per il bene di tutti, forme di convergenza, non si vince da soli e le esperienze possono essere utili a tutti.

Abbiamo bisogno di far fluire idee, esperienze, iniziative, specifiche locali o generali. C’è bisogno di riconoscere il “vicino di casa” come amico utile.

Ci stiamo dando strumenti liberi, aperti, da gestire con cura come il sito che vuol essere uno strumento, un ponte fra esperienze diverse, con un ottica fissa: trovare forme e obiettivi di convergenza

Serve creare un grande LABORATORIO SOCIALE nei prossimi tempi  .

Usate questo sito come strumento di lotta che non toglie la capacità autonoma dei singoli gruppi, ma la amplifica ! Le singole attività sui territori si sommano alle scadenze nazionali su temi comuni .

Questo sito è un arma potente di voci collettive da percorrere con strade intrecciate, tutto concorre a formare coscienza civica e consapevolezza di azione politica se i territori ci si riconoscono

Ci saranno calendari di eventi, notizie di attività territoriali, fotografie di iniziative, video e pod-cast per memoria di tutti, elaborazioni di analisi, inchieste specifiche e argomenti sviscerati.

Una prova di maturità politica è necessaria!

Gianni Gatti